Villa il Gioiello, un viaggio tra sogni e realtà.

Vicina a Firenze e all’Osservatorio Astrofisico di Arcetri, l’ultima dimora di Galileo Galilei è uno spazio per lo spazio. Oggi anche sede per immersive esposizioni multimediali.

Tra radioastronomia, neuroscienze e cosmologia, “Inner Worlds, Outer Spaces”, la prima mostra personale a Firenze di Daniela De Paulis, la cui arte multimediale combina performance, sound e video, concentrandosi sul concetto di Spazio nel suo significato più ampio. Foto Gabriella Bernardi e riguarda l’opera Blue Marble creata con la tecnica del Visual Moonbounce.

A Firenze nel 1642 qui, al numero 42 del Pian dei Giullari si spense un uomo che rivoluzionò la visione del mondo. La stretta via, quasi anonima, preserva un portone che, una volta superato, fa spazio ad una dimora più che storica.

Dopo vari passaggi di proprietà, l’edificio è del Demanio dello Stato ed è affidato all’Università di Firenze e chi varca il suo portone, oggi, non si appresta a far visita a chi non aveva la libertà di uscire o non rivolge uno sguardo al vicino Convento, dove si trovavano due giovani donne, suor Maria Celeste e suor Arcangela, le figlie di Galileo.

Una volta superato il portone della Villa si è accolti dalla lapide che ricorda l’importanza di questa dimora. Dall’alto si può ammirare un panorama stupendo verso Firenze, l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri poco distante e s’intravede il Convento dove vivevano le figlie di Galileo. Foto Gabriella Bernardi

Oggi, nella sala da pranzo, nella camera di Galileo o in quella adiacente utilizzata dagli allievi Torricelli e Viviani, si trova “Inner Worlds, Outer Spaces”, la prima mostra personale a Firenze di Daniela De Paulis, la cui arte multimediale combina performance, sound e video…