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Un Kandinsky o un Mirò. No è il cielo.
Paolo Palma con un vecchio smartphone e un telescopio crea opere tra arte e scienza. Come? Lo spiega in questa intervista.

Chi è Paolo Palma, vorresti presentarti?
Ciao Gabriella e grazie di questa opportunità. Sono della provincia di Napoli, ho 38 anni ed insegno nella scuola primaria di Roma dal 2012. Sono appassionato di astronomia da oltre 25 anni e mi dedico soprattutto ai colori delle stelle.
La tua passione o il rapporto che hai per l’astronomia, quando nasce e come si sviluppa?
Ho alcuni ricordi di quando ero piccolo nei quali il mio papà mi fa alzare lo sguardo verso il cielo notturno e mi fa notare le Pleiadi e la cometa Hale Bopp passata nel 1997. Ho poi cominciato a dedicarmi all’astronomia quasi costantemente dall’età di 11 anni quando una mia cugina vinse un piccolo telescopio ad un concorso di disegno.
Fu questo evento a farmi scoprire di essere appassionato di cielo. E così già nell’agosto del 1999 eccomi ad osservare l’ultima eclissi solare del millennio con il mio primo telescopio, un rifrattore 50x600mm, con cui sono riuscito ad osservare tutto ciò che era alla sua portata, come la Luna, i pianeti ed alcuni dei più luminosi ammassi stellari.
In questi oltre 25 anni sono passato pian piano a telescopi sempre più luminosi, cioè a strumenti dal diametro più largo con cui catturare più luce possibile. Appartengo infatti a quella fascia di astrofili chiamati visualisti, quelli cioè che trovano diletto — più che nel fotografare — nel cercare, inquadrare ed osservare direttamente con le proprie mani e con i propri occhi gli oggetti cosmici presenti nella volta celeste. E così, quel rifrattore da 5cm è oramai diventato un telescopio da 46cm di diametro e 190 cm di altezza, con cui resto letteralmente incantato ad ammirare i dettagli dei pianeti e degli oggetti del profondo cielo.
Per i primi 15 anni ho vissuto questa passione praticamente da solo, leggendo, studiando e facendo esperienza dal tetto di casa mia; ma poi dal 2012, diventando socio dell’Unione Astrofili Napoletani, ho cominciato a condividerla con altri appassionati come…