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Esistono le illusioni acustiche? I musicisti sanno rilevarle.

Gabriella Bernardi
3 min readApr 17, 2024

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Una ricerca dell’Università di Padova dimostra che la pratica musicale è associata a cambiamenti nei meccanismi percettivi.

I tre schemi (a, b, c) della versione visiva della Solitaire Illusion (puntini bianchi e neri) e la
corrispondente versione acustica (partitura musicale).

Studiare musica può influenzare lo sviluppo di determinate abilità cognitive quali, ad esempio, capacità linguistiche, spaziali e matematiche: ricercatori del dipartimento di Psicologia generale dell’Università di Padova, in passato, avevano documentato come una prolungata esperienza nel mondo della musica influenzasse anche la percezione di una illusione ottica, rendendo più accurata l’analisi del materiale visivo rispetto a persone che non praticano una prassi strumentale.

Nel nuovo studio condotto da Alessandra Pecunioso, Andrea Spoto e Christian Agrillo del dipartimento di Psicologia generale dell’Ateneo patavino, dal titolo Investigating acoustic numerosity illusions in professional musicians e pubblicato sulla rivista «Psychonomic Bulletin and Review», l’indagine è stata estesa a una categoria illusoria poco indagata in ambito percettivo: le cosiddette “illusioni acustiche”, cioè raggruppamenti di suoni che sembrano differenti per determinate caratteristiche rispetto alla reale stimolazione fisica.

I ricercatori hanno chiesto ai partecipanti allo studio di stimare il numero di note di un pianoforte in una serie di audio composti da suoni di pianoforte e…

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Gabriella Bernardi
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Written by Gabriella Bernardi

Gabriella Bernardi is a science journalist and author based in Turin, Italy. Here her science blog https://astrocometal.blogspot.com/

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