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Da muse a scienziate. Il lungo cammino delle astronome verso il cielo.
A Firenze presso la Biblioteca Nazionale Centrale una mostra dedicata a chi ha visto per millenni il cielo come frontiera.
Chissà se il percorso ideale della mostra, spiraleggiante, richiama volutamente la forza di gravità o qualche altra forza misteriosa che attrae inesorabilmente verso i misteri e le bellezze del cielo.
Muse o scienziate. O entrambe le cose. Per millenni nell’oscurità, gli occhi si sono posati sulla luna, sulle stelle, sulle comete e su tutti i fenomeni celesti che ne derivano. L’ osservazione dei moti, la catalogazione degli astri, i disegni dei fenomeni astronomici e poi i calcoli delle distanze delle galassie, hanno rotto il silenzio con mirabili pubblicazioni.
Pubblicazioni che possiamo ammirare oggi, sotto teche che preservano preziosi istanti astronomici, che li rendono ancora più unici per il fatto che hanno a che fare con le donne.
Che siano state muse, ritratte in mirabili frontespizi o che abbiamo condotto ricerche faticose, durante lunghe e gelide notti, per poi produrre precisi cataloghi stellari o mappe celesti vendute in tutta Europa, poco importa. Quello che interessa è che si conosca la loro storia, e chi può diffonderla meglio se non una biblioteca?